Carne pollame Piemonte, valore della radice

Parlare di carne di pollame in Piemonte, fino agli albori del secondo conflitto mondiale, significava trattare di esemplari di gallina Bionda di Villanova, presente in tutte le aie del centro-nord regionale , caratterizzate da una conformazione corpulenta, livrea uniforme gialla a coda nera e forte resistenza. Altre specie diffuse erano la Bianca di Saluzzo e la Nostralina di Morozzo. Negli anni ‘50/’60 si preferì allevare razze a crescita più veloce di origine estera, creando una sorta di roccaforte di “galline nostrane” in quel di Asti e Torino. All’interno del proprio ricettario di carne, il Piemonte segna la presenza dei polli come fondamentale per quanto riguarda la preparazione del brodo e soprattutto del ripieno di agnolotti, tortellini e cappelletti.

La ricerca di una migliore alimentazione, del sapore e tradizioni originali, stanno fortunatamente portando alla riscoperta delle radici degli allevatori piemontesi. Grazie a chi ha perpetrato anche nei decenni economicamente più difficili la tradizione, è ancora oggi possibile acquistare genuina carne di pollame piemontese, certificabile grass fed. Nei migliori allevamenti, infatti, è previsto il pascolo libero, nutrizione naturale, accesso a fonti di acqua fresca, condizioni igieniche ottimali e cicli di allevamento lunghi.

Menu