Carne bovina marchigiana, eccellenza certificata
La carne bovina marchigiana può vantarsi della presenza di molti e distinti marchi, dall’Igp (Indicazione geografica protetta) riconosciuto in Europa del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, a quello del Vitello Brado del Conero (che certifica allevamenti bradi di bovini in bassa densità e produzione di carne marchigiana grass fed, nutrita biologicamente).
La carne bovina marchigiana è parte del marchio QM (Qualità Marche) che garantisce la rintracciabilità di tutta la filiera, riuscendo per ogni taglio di carne in commercio a identificare: capo, struttura, impianto di macellazione, selezionamento, macelleria. In questa regione si contano 45.971 capi da carne e 8000 da latte, per un totale di oltre 3200 aziende.
La razza bovina più diffusa è la Marchigiana, autoctona, allevata qui con quasi 23mila esemplari e 902 strutture. Terza per produzione di carne italiana, presente inoltre nelle limitrofe regioni di Molise, Abruzzo e Campania, soprattutto al pascolo. Molto comune nel territorio anche la Bruna Alpina, specie bovina rustica capace di adattarsi alle diverse condizioni di allevamento.
Il Piano di sviluppo rurale regionale 2007-2013 ha incentivato le misure di benessere degli animali, le filiere corte, il ciclo chiuso (utilizzo di foraggi biologici provenienti dalla stessa azienda), dando la priorità ai giovani allevatori “bio”.