Allevamento conigli da carne, a dieta di erbe!
L’allevamento dei conigli da carne è praticato e diffuso in tutta la penisola italiana sin dall’epoca romana, quando il coniglio selvatico veniva cucinato con la tradizionale ricetta detta “Laurices”, piatto apprezzato anche lungo il Medioevo.
L’allevamento, dai romani al secondo dopo guerra, ha conosciuto variazioni soprattutto nella selezione delle razze, scelte per facilità di riproduzione o tipologia di pelo.
Con la seconda parte del XX secolo si è risposto all’incremento della domanda di carne di conigli con la creazione di allevamenti intensivi. Fortunatamente una nutrita comunità di persone ha cominciato ai giorni nostri a sviluppare un maggiore senso etico (chiedendo migliori condizioni degli animali) e una più oggettiva percezione riguardo la qualità del cibo.
La carne italiana può essere, infatti, talvolta l’esempio di come si possa raggiungere standard qualitativi altissimi servendosi del moderno progresso nei limiti del rispetto del comportamento naturale di ogni animale. Per questo l’allevamento di conigli grass fed (un prodotto molto magro e ricco in aminoacidi essenziali) è una risposta eccellente compiuta rispettando il coniglio, che può vivere in branco, scavando le proprie gallerie e cibandosi di erba, e dell’intera sua crescita regolare, non forzata. Assolutamente vietati per i cuccioli il pane ed i cereali (possono provocare l’insorgere di malattie mortali), e l’uso di mangime pellettato.